Una stella nel cielo per te

Una stella nel cielo per te
E intanto sono ancora qui
che aspetto
un indizio,
un segnale
che mi dica
c’è un futuro per te,
c’è una vita per te,
c’è una stella nel cielo per te,
qualcosa di meraviglioso
può ancora accadere.
Virginia Di Saverio
 
Poesia tratta dal libro “L’Attesa” – Ed. Capponi (libro che contiene 160 poesie e 35 dipinti dell’autrice)
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Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te
Una stella nel cielo per te

 
Virginia Di Saverio, è nata a San Benedetto del Tronto. E’ una pittrice e ha scritto due libri di poesie, il primo “Le stanze svelate” uscito a novembre 2016 pubblicato da Giulio Perrone Editore con il marchio L’Erudita, il secondo “L’ Attesa” pubblicato da Capponi Editore uscito a maggio 2018.
A settembre 2015 ha vinto il primo premio della poesia durante la premiazione per la selezione alla Biennale Internazionale di Roma, dove ha partecipato anche come pittrice.
A gennaio 2016 è presente alla Biennale Internazionale delle Arti Visive di Roma come pittrice.
Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in Italia.
Collabora con la Saatchi Art Gallery on-line.
 
 
 
L’Attesa” è il suo secondo libro di poesie, il primo “Le stanze svelate” (pubblicato da “L’Erudita”) è uscito nel 2016.
“Con questo suo libro Virginia stravolge il concetto di attesa, spesso percepito come un attendere passivo, un trascorrere inesorabile del tempo. L’attesa che queste 160 poesie indagano è un’attesa propositiva, viva e vivace, è la forza silenziosa della volontà. Il desiderio ardente di chi sa che il primo cambiamento è il frutto di un’azione mentale, di una scelta pensata e agita. In questa dimensione dell’anima, attendere non vuol dire quindi aspettare, vuol dire essere attenti a ciò che il mondo ci riserva, stare concentrati sui particolari, sui segni che il cosmo ci manda. Sono questi segni, questi momenti che ci indicano il dove e il come, il perché in questa dimensione animata non è necessario saperlo, lo diventerà in seguito. In fondo ogni scelta di libertà porta con sé un margine di rischio ed incertezza. Ecco allora che l’attesa diventa la metabolizzazione consapevole del cambiamento. Gli occhi delle donne dipinte, le parole delle poesie scritte, non lasciano mai un vuoto, non sono un pianto smorzato, anzi, sono la prova viva di un atto di coraggio, del suo personale atto di coraggio nel voler seguire ciò che sente più vicino a quello che lei è: la sua Arte”. Domenico Capponi
 
 
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